Ciao a tutti,
Dopo il piacevole riscontro del primo episodio, dove abbiamo intervistato Bona Casino e AvenzaCapital, abbiamo il piacere di accogliere Michele Cannavò (alias Mikelo91) e Simone Serenelli, (alias Barzottone).
Ho scelto proprio loro per il mio secondo episodio, poichè mi piace molto la loro filosofia di investimento, molto simile alla mia, con strumenti diversi tra loro orientati al lungo termine.
Inoltre è lampante come ci sia una certa affinità, vista l'età molto simile ed una certa somiglianza nei propri investimenti.
Pronti per l'intervista?
Partiamo!
1) Raccontateci qualcosa su di voi, cosa vi piace oltre ad eToro, cosa vi appassiona nella vita.
Simone: Sono Simone Serenelli e ho 36 anni. Sono una persona con molti interessi. Sono stato sempre affascinato dalle piante e dalla natura, per questo faccio spesso trekking e creo terrari naturalistici. Sono anche un grande appassionato di storia, geografia e antropologia, passioni che mi portano a viaggiare, leggere molto e ad essere un fanatico dei giochi strategici. Pratico anche yoga e meditazione da molti anni. Per lavoro invece mi occupo di Politiche Abitative in un comune capoluogo.
Michele: Sono Michele, sono siciliano, ho 33 anni e ad agosto ne compirò 34.Nella mia vita ho sempre cercato di fare ciò che mi piace, che mi fa stare bene e che mi dà soddisfazione. Sono una persona a cui piace cimentarsi in tante attività, anche se in momenti diversi della vita. Sono laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, con una tesi sull’utilizzo delle pratiche ESG come vantaggio competitivo per le aziende agroalimentari.
Nella vita faccio il pasticcere, un lavoro che svolgo da oltre 15 anni. Quando non lavoro, mi piace dormire, leggere un buon libro, praticare la giocoleria, fare origami, trascorrere del tempo con le persone che mi vogliono bene e fare lunghe passeggiate per le vie del mio paese.
2) Qual è stato il tuo inizio su eToro, e cosa ti ha portato a rimanere all’interno della piattaforma?
Simone: Sono entrato su eToro su invito di un amico. Non sapevo quasi nulla di investimenti, ma mi sono appassionato fin da subito. All’epoca gestivo anche una mia attività e mi interessava capire come funzionava una grande azienda. Ho iniziato con una piccola somma e ho letto The Intelligent Investor di Graham, illuminante. Studiavo le mosse dei grandi investitori, cercando di capirne la logica. Solo dopo due anni di esperienza ed errori ho iniziato a investire in autonomia, con una strategia e capitali ben più consistenti.
Potersi confrontare con altri investitori e i loro portafogli è uno dei punti forti di eToro ed è anche ciò che mi ha spinto a restare.
Michele : Ho iniziato su eToro nel giugno del 2020, subito dopo il “cigno nero” causato dal COVID,in un periodo in cui praticamente avresti potuto comprare “Aria Fritta S.p.A.” e ottenere comunque un rendimento positivo.
Ricordo simpaticamente un ragazzo che comprò NIO quando era a 3,50$ e la rivendette dopo che aveva superato i 40$. In un post scrisse che con il guadagno avrebbe comprato casa. Non so se fosse vero o no, ma ancora oggi ricordo quell’episodio con un sorriso.
Dopo quel periodo in cui tutto sembrava salire e nulla scendere, decisi anche io di provare il copytrading. Avevo in portafoglio trader che speculavano sulle valute e uno in particolare appassionato di azioni cinesi. Tutto questo andò avanti fino al 2022, quando, per esigenze personali, dovetti disinvestire. Forse fu anche la scelta migliore, vedendo com’è andato quell’anno sui mercati.
Successivamente rientrai su eToro comprando una buona quota di BTC quando era a 26k, per poi rivenderla a 55k… e ricomprarla a 66k.
Da settembre 2024 sono rientrato a mercato con la creazione del mio portafoglio, che oggicontiene un po’ di tutti gli asset più importanti. Questa strategia mi ha permesso di ottenere la “stellina blu” su eToro, e spero che mi porti anche buoni rendimenti nel tempo.
Quello su eToro non è l’unico portafoglio che possiedo.
Detengo altri portafogli su diverse piattaforme:
- Un fondo di emergenza, investito in un prodotto che posso svincolare in qualsiasi momento.
- Partecipazioni in progetti di crowdfunding immobiliare.
- Un portafoglio con un’allocazione 75% azionario e 25% obbligazionario.
- E infine, qui su eToro, un portafoglio estremamente bilanciato, con un basso profilo di
rischio.
Come potete vedere, utilizzo diverse piattaforme per i miei investimenti, ciascuna con un ruolo specifico nella mia strategia complessiva.
eToro mi piace per la sua community, per la possibilità di copiare e di essere copiati, e per un’interfaccia semplice e accattivante, adatta sia ai principianti che agli utenti più esperti.
3) Simone, in alcuni post ti ho visto parlare di fondo pensione… quindi hai un fondo esterno? Utilizzi una strategia complementare tra il broker e il tuo fondo?
Simone: Sì, ho un fondo pensione aperto. Lo considero il mio pilastro difensivo e passivo, mentre il portafoglio eToro è il motore di crescita attivo. Fa parte del mio ecosistema di investimenti e sono complementari: uno offre stabilità nel lungo termine e vantaggi fiscali, l’altro, potenziale rendimento, flessibilità e soddisfazione personale.
Purtroppo in Italia la nostra generazione è destinata ad un futuro difficile, a causa di una gestione politica imbarazzante e del declino demografico. Risparmiare, investire ed avere un fondo pensione sono, a mio avviso, strumenti indispensabili per affrontare questa situazione dal punto di vista individuale.
4) Michele, Sei approdato da meno tempo, come sono stati i tuoi primi approcci con gli altri utenti? Più accoglienti o più stile Giungla?
Michele: Come ho accennato prima, sono approdato su eToro a giugno del 2020, anche se la mia presenza sulla piattaforma è diventata più attiva da settembre 2024. Mi rendo conto che a volte pubblico post che possono suscitare reazioni contrastanti o sentimenti negativi nei miei confronti. Tuttavia, come Popular Investor, sento la responsabilità di far notare alcuni aspetti importanti, anche quando possono risultare scomodi.
Quando i mercati – o un asset specifico – vanno bene, si tende a pensare che continuerà sempre così. Ma la storia ci insegna che non è affatto così.
I mercati sono spesso guidati dalla psicologia degli investitori, e questo porta a compiere scelte influenzate dallo stato d’animo più che da valutazioni razionali e consapevoli.
In conclusione, su eToro, come nella vita, ci sarà sempre chi mi troverà simpatico e chi meno. Ma ciò che conta davvero è restare onesti, coerenti e sinceri con sé stessi.
5) Tutti stiamo assistendo a una forte volatilità nel 2025. Come stai vivendo questa incertezza? Che messaggio vuoi dare ai tuoi copiatori?
Simone: La volatilità e i crolli fanno parte del naturale funzionamento del mercato. È innegabile che fa male al cuore vedere il portafoglio in rosso, ma è proprio in questi momenti che si pongono le basi per la crescita futura. Investendo in aziende solide, con vantaggi competitivi e un’ottica di lungo periodo, non c’è molto da temere.
Quando si verificano situazioni di forte incertezza come questa, la mia strategia è agire il meno possibile di impulso e attendere maggiore chiarezza prima di agire sul mercato.
Ai copiatori direi: non fatevi prendere dall’ansia e dalle notizie quotidiane ma seguite con pazienza una strategia e pensate a lungo termine. Un piano di accumulo mensile potrebbe essere una buona idea. I cali di mercato offrono ottime opportunità di acquisto ma richiedono liquidità, per questo è importante avere sia un piano di risparmio che uno di investimento.
Michele: Come ci insegnano i grandi investitori: incertezza è sinonimo di opportunità.
E allora, all’incertezza io rispondo proprio con l’opportunità. In questo momento, tutto ciò che percepisco è solo tanto rumore.
Come ho già scritto in alcuni miei post, a volte ci si dimentica che stiamo investendo in grandi aziende, le quali lavorano (anche) per noi. Non dimentichiamoci che, anche se per una piccolissima percentuale, siamo comunque soci di queste aziende. E vi assicuro che nessuna azienda lavora per fallire.
Mi piace pensare che Apple, Microsoft, o anche la “Pinco Pallino S.p.A.”, stiano lavorando per generare utili… mentre io, dall’altra parte del mondo, preparo pasticcini. Sono un investitore di lungo periodo – anzi, direi un investitore per la vita. So bene che i mercati sono fatti di alti e bassi, e che il rischio è parte integrante del rendimento. Nessun rischio, nessun rendimento. Dobbiamo accettarlo come condizione imprescindibile per investire. Ecco alcuni consigli che mi sento di dare: Non guardare al breve periodo, ma concentrarsi sul lungo termine.
Costruire un portafoglio solido, ben bilanciato e a basso rischio, con asset non correlati tra loro. Avere sempre chiari il proprio orizzonte temporale e la propria propensione al rischio. E, soprattutto: se la strategia è coerente con quanto detto… chiudete eToro ogni volta che sentite troppo rumore.
6) Vi sentite di dare qualche suggerimento ai nuovi utenti, o ai più insicuri?
Simone: Non saprei dare suggerimenti ma posso dire quello che ha funzionato per me.
Leggere, studiare, osservare cosa fanno i grandi investitori cercando di comprenderne le motivazioni. Le notizie quotidiane sono effimere e spesso fuorvianti; la macroeconomia e i fondamentali delle aziende, invece, sono ciò che conta davvero.
Personalmente parto sempre dal presupposto di essere ignorante, nel senso socratico del termine, cioè consapevole di non poter conoscere tutto. Questo mi spinge a restare curioso, a non sentirmi mai esperto in qualcosa.
Un’idea che mi piace molto è quella di ragionare come un socio dell’azienda su cui si investe, piuttosto che come un trader. In altre parole, gestire il proprio portafoglio come una piccola attività imprenditoriale e non come un contenitore di titoli.
7) Analizzando il vostro portafoglio, noto una differenza fondamentale;
Simone detiene 22 posizioni in singole azioni, mentre Michele opta per gli ETF;
Come mai questa scelta? avete cambiato strategia nel tempo?
Simone: Nel tempo ho affinato la strategia più che cambiarla. Anche se non sono un "value investor" puro, leggere Graham e Buffett fin dall’inizio è stato determinante. Ho trovato il mio equilibrio in una via di mezzo tra concentrazione e diversificazione. Prediligo aziende con vantaggi competitivi, in settori che mi interessano, che hanno un presente solido e che credo avranno un ruolo determinante nel futuro.
Non ho mai usato la leva o fatto short. Limito il numero di asset per seguire meglio ogni posizione ed utilizzo anche l’analisi tecnica per valutare i punti di ingresso e uscita (RSI e medie mobili).Quindi sì, ho modificato la strategia nel tempo: meno titoli, più qualità, meno transazioni.
Michele:Ho scelto di investire in ETF semplicemente perché sono un amante dell’investimento passivo.
Non ho il tempo – né la voglia – di mettermi a cercare la nuova Apple, Microsoft, Tesla o chi per loro. Ritengo gli ETF strumenti semplici, ben diversificati e perfetti per le mie esigenze.Con il mio portafoglio voglio dimostrare che investire è davvero accessibile a tutti. Anche se non ho un background accademico in finanza, posso comunque permettermi di investire e ottenere buoni rendimenti… senza lo stress di andare a caccia della prossima “gallina dalle uova d’oro”.
8) Su una cosa invece siete molto simili: avete entrambi una bassa esposizione in criptovalute! È una scelta strategica o frutto di disinteresse? Come valuti questo mercato oggi?
ISimone: in realtà possiedo criptovalute su un altro conto, quindi la mia esposizione su eToro è limitata anche per motivi di gestione del rischio. Tuttavia, col tempo la mia esposizione cripto si è sempre più ridotta.
Credo che le criptovalute abbiano potenziale, ma anche molti rischi. Per questo adotto un approccio
prudente e distaccato. Penso che la blockchain sia una tecnologia interessante, ma le criptovalute ne rappresentano solo una parte. Il mercato è ancora troppo esposto a mode, manipolazioni e hype, per questo lo trovo meno interessante rispetto ad altri asset. Le inserisco in una strategia più ampia, ma non sono il cuore del portafoglio.
E poi, diciamolo… chi riesce davvero a capire fino in fondo come funziona un progetto cripto?
Michele: Per quanto riguarda le criptovalute, in passato ho speculato un po’. Mi sono lasciato condizionare da voci che, in quel momento, ritenevo affidabili… e, tutto sommato, mi è andata bene.
Oggi detengo solo una piccolissima parte del mio portafoglio in crypto, più che altro per una questione di diversificazione e un po’ per spirito ironico: “Che fai, non le tieni le criptovalute?!”.Ammetto di sapere ancora poco su questo mondo, e forse quando mi deciderò a studiarlo seriamente… sarà già troppo tardi.
Le criptovalute restano un asset particolare: non distribuiscono dividendi né cedole, proprio come l’oro. L’oro, infatti, è presente nel mio portafoglio con una percentuale significativa, e loconsidero uno di quegli asset da acquistare e poi… dimenticare di avere.
Forse un giorno potremo dire lo stesso del Bitcoin.Chi può dirlo?!
E ora la domanda finale… Ti sei divertito in questa intervista? C’è qualcosa che avresti voluto dire?
Simone: Sì, molto! Mi è servita anche personalmente per mettere meglio a fuoco alcune idee su quello che sto facendo. È bello rispondere a domande che permettono di raccontare non solo la strategia, ma anche la persona. Forse aggiungerei solo questo: investire è anche un viaggio interiore. Non è solo una questione di soldi, ma di libertà e crescita personale.
Grazie Gioele per questa intervista e per avermi incluso in questo progetto.
Michele: Sì, mi sono davvero divertito a partecipare a questa intervista.
Grazie per le domande: mi hanno permesso di fare il punto della situazione anche per me stesso e di riflettere sull’approccio che ho oggi, dopo ormai alcuni anni di esperienza nel mondo degli investimenti.
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A volte è bene tenere ben presente la propria direzione |
Ragazzi, direi che i nostri ragazzi sono stati fantastici, e si sono aperti in modo importante con noi.
Meriterebbero un applauso!!!
Sono molto contento di questo secondo episodio, e sono convinto che ne faremo ancora.
Vi ringrazio per la lettura e per la vostra visita: se voleste essere i prossimi, potreste valutare di contattarmi nell'indirizzo email presente nella sezione del Blog.
Buon proseguimento!
Gioele