lunedì 12 maggio 2025

Intervista ai Popular Investor episodio 2


Ciao a tutti, 

Dopo il piacevole riscontro del primo episodio, dove abbiamo intervistato Bona Casino e AvenzaCapital, abbiamo il piacere di accogliere Michele Cannavò (alias Mikelo91) e Simone Serenelli, (alias Barzottone).

Ho scelto proprio loro per il mio secondo episodio, poichè mi piace molto la loro filosofia di investimento, molto simile alla mia, con strumenti diversi tra loro orientati al lungo termine.

Inoltre è lampante come ci sia una certa affinità, vista l'età molto simile ed una certa somiglianza nei propri investimenti.


Pronti per l'intervista?

Partiamo!





1) Raccontateci qualcosa su di voi, cosa vi piace oltre ad eToro, cosa vi appassiona nella vita.


Simone: Sono Simone Serenelli e ho 36 anni. Sono una persona con molti interessi. Sono stato sempre affascinato dalle piante e dalla natura, per questo faccio spesso trekking e creo terrari naturalistici. Sono anche un grande appassionato di storia, geografia e antropologia, passioni che mi portano a viaggiare, leggere molto e ad essere un fanatico dei giochi strategici. Pratico anche yoga e meditazione da molti anni. Per lavoro invece mi occupo di Politiche Abitative in un comune capoluogo.


Michele: Sono Michele, sono siciliano, ho 33 anni e ad agosto ne compirò 34.Nella mia vita ho sempre cercato di fare ciò che mi piace, che mi fa stare bene e che mi dà soddisfazione. Sono una persona a cui piace cimentarsi in tante attività, anche se in momenti diversi della vita. Sono laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, con una tesi sull’utilizzo delle pratiche ESG come vantaggio competitivo per le aziende agroalimentari.


Nella vita faccio il pasticcere, un lavoro che svolgo da oltre 15 anni. Quando non lavoro, mi piace dormire, leggere un buon libro, praticare la giocoleria, fare origami, trascorrere del tempo con le persone che mi vogliono bene e fare lunghe passeggiate per le vie del mio paese.






2) Qual è stato il tuo inizio su eToro, e cosa ti ha portato a rimanere all’interno della piattaforma?



Simone: Sono entrato su eToro su invito di un amico. Non sapevo quasi nulla di investimenti, ma mi sono appassionato fin da subito. All’epoca gestivo anche una mia attività e mi interessava capire come funzionava una grande azienda. Ho iniziato con una piccola somma e ho letto The Intelligent Investor di Graham, illuminante. Studiavo le mosse dei grandi investitori, cercando di capirne la logica. Solo dopo due anni di esperienza ed errori ho iniziato a investire in autonomia, con una strategia e capitali ben più consistenti.

Potersi confrontare con altri investitori e i loro portafogli è uno dei punti forti di eToro ed è anche ciò che mi ha spinto a restare.


Michele : Ho iniziato su eToro nel giugno del 2020, subito dopo il “cigno nero” causato dal COVID,in un periodo in cui praticamente avresti potuto comprare “Aria Fritta S.p.A.” e ottenere comunque un rendimento positivo.


Ricordo simpaticamente un ragazzo che comprò NIO quando era a 3,50$ e la rivendette dopo che aveva superato i 40$. In un post scrisse che con il guadagno avrebbe comprato casa. Non so se fosse vero o no, ma ancora oggi ricordo quell’episodio con un sorriso.


Dopo quel periodo in cui tutto sembrava salire e nulla scendere, decisi anche io di provare il copytrading. Avevo in portafoglio trader che speculavano sulle valute e uno in particolare appassionato di azioni cinesi. Tutto questo andò avanti fino al 2022, quando, per esigenze personali, dovetti disinvestire. Forse fu anche la scelta migliore, vedendo com’è andato quell’anno sui mercati.


Successivamente rientrai su eToro comprando una buona quota di BTC quando era a 26k, per poi rivenderla a 55k… e ricomprarla a 66k.

Da settembre 2024 sono rientrato a mercato con la creazione del mio portafoglio, che oggicontiene un po’ di tutti gli asset più importanti. Questa strategia mi ha permesso di ottenere la “stellina blu” su eToro, e spero che mi porti anche buoni rendimenti nel tempo.

Quello su eToro non è l’unico portafoglio che possiedo.


Detengo altri portafogli su diverse piattaforme:

- Un fondo di emergenza, investito in un prodotto che posso svincolare in qualsiasi momento.

- Partecipazioni in progetti di crowdfunding immobiliare.

- Un portafoglio con un’allocazione 75% azionario e 25% obbligazionario.

- E infine, qui su eToro, un portafoglio estremamente bilanciato, con un basso profilo di

rischio.

Come potete vedere, utilizzo diverse piattaforme per i miei investimenti, ciascuna con un ruolo specifico nella mia strategia complessiva.

eToro mi piace per la sua community, per la possibilità di copiare e di essere copiati, e per un’interfaccia semplice e accattivante, adatta sia ai principianti che agli utenti più esperti.


3) Simone, in alcuni post ti ho visto parlare di fondo pensione… quindi hai un fondo esterno? Utilizzi una strategia complementare tra il broker e il tuo fondo?

Simone: Sì, ho un fondo pensione aperto. Lo considero il mio pilastro difensivo e passivo, mentre il portafoglio eToro è il motore di crescita attivo. Fa parte del mio ecosistema di investimenti e sono complementari: uno offre stabilità nel lungo termine e vantaggi fiscali, l’altro, potenziale rendimento, flessibilità e soddisfazione personale.

Purtroppo in Italia la nostra generazione è destinata ad un futuro difficile, a causa di una gestione politica imbarazzante e del declino demografico. Risparmiare, investire ed avere un fondo pensione sono, a mio avviso, strumenti indispensabili per affrontare questa situazione dal punto di vista individuale.


4) Michele, Sei approdato da meno tempo, come sono stati i tuoi primi approcci con gli altri utenti? Più accoglienti o più stile Giungla?


Michele: Come ho accennato prima, sono approdato su eToro a giugno del 2020, anche se la mia presenza sulla piattaforma è diventata più attiva da settembre 2024. Mi rendo conto che a volte pubblico post che possono suscitare reazioni contrastanti o sentimenti negativi nei miei confronti. Tuttavia, come Popular Investor, sento la responsabilità di far notare alcuni aspetti importanti, anche quando possono risultare scomodi. 

Quando i mercati – o un asset specifico – vanno bene, si tende a pensare che continuerà sempre così. Ma la storia ci insegna che non è affatto così.

I mercati sono spesso guidati dalla psicologia degli investitori, e questo porta a compiere scelte influenzate dallo stato d’animo più che da valutazioni razionali e consapevoli.

In conclusione, su eToro, come nella vita, ci sarà sempre chi mi troverà simpatico e chi meno. Ma ciò che conta davvero è restare onesti, coerenti e sinceri con sé stessi.



5) Tutti stiamo assistendo a una forte volatilità nel 2025. Come stai vivendo questa incertezza? Che messaggio vuoi dare ai tuoi copiatori?

Simone: La volatilità e i crolli fanno parte del naturale funzionamento del mercato. È innegabile che fa male al cuore vedere il portafoglio in rosso, ma è proprio in questi momenti che si pongono le basi per la crescita futura. Investendo in aziende solide, con vantaggi competitivi e un’ottica di lungo periodo, non c’è molto da temere.

Quando si verificano situazioni di forte incertezza come questa, la mia strategia è agire il meno possibile di impulso e attendere maggiore chiarezza prima di agire sul mercato.

Ai copiatori direi: non fatevi prendere dall’ansia e dalle notizie quotidiane ma seguite con pazienza una strategia e pensate a lungo termine. Un piano di accumulo mensile potrebbe essere una buona idea. I cali di mercato offrono ottime opportunità di acquisto ma richiedono liquidità, per questo è importante avere sia un piano di risparmio che uno di investimento.


Michele: Come ci insegnano i grandi investitori: incertezza è sinonimo di opportunità. 

E allora, all’incertezza io rispondo proprio con l’opportunità. In questo momento, tutto ciò che percepisco è solo tanto rumore.

Come ho già scritto in alcuni miei post, a volte ci si dimentica che stiamo investendo in grandi aziende, le quali lavorano (anche) per noi. Non dimentichiamoci che, anche se per una piccolissima percentuale, siamo comunque soci di queste aziende. E vi assicuro che nessuna azienda lavora per fallire.


Mi piace pensare che Apple, Microsoft, o anche la “Pinco Pallino S.p.A.”, stiano lavorando per generare utili… mentre io, dall’altra parte del mondo, preparo pasticcini. Sono un investitore di lungo periodo – anzi, direi un investitore per la vita. So bene che i mercati sono fatti di alti e bassi, e che il rischio è parte integrante del rendimento. Nessun rischio, nessun rendimento. Dobbiamo accettarlo come condizione imprescindibile per investire. Ecco alcuni consigli che mi sento di dare: Non guardare al breve periodo, ma concentrarsi sul lungo termine.

Costruire un portafoglio solido, ben bilanciato e a basso rischio, con asset non correlati tra loro. Avere sempre chiari il proprio orizzonte temporale e la propria propensione al rischio. E, soprattutto: se la strategia è coerente con quanto detto… chiudete eToro ogni volta che sentite troppo rumore.


6) Vi sentite di dare qualche suggerimento ai nuovi utenti, o ai più insicuri?


Simone: Non saprei dare suggerimenti ma posso dire quello che ha funzionato per me.

Leggere, studiare, osservare cosa fanno i grandi investitori cercando di comprenderne le motivazioni. Le notizie quotidiane sono effimere e spesso fuorvianti; la macroeconomia e i fondamentali delle aziende, invece, sono ciò che conta davvero.

Personalmente parto sempre dal presupposto di essere ignorante, nel senso socratico del termine, cioè consapevole di non poter conoscere tutto. Questo mi spinge a restare curioso, a non sentirmi mai esperto in qualcosa.

Un’idea che mi piace molto è quella di ragionare come un socio dell’azienda su cui si investe, piuttosto che come un trader. In altre parole, gestire il proprio portafoglio come una piccola attività imprenditoriale e non come un contenitore di titoli.





7) Analizzando il vostro portafoglio, noto una differenza fondamentale;

Simone detiene  22 posizioni in singole azioni, mentre Michele opta per gli ETF;

Come mai questa scelta? avete cambiato strategia nel tempo?

Simone: Nel tempo ho affinato la strategia più che cambiarla. Anche se non sono un "value investor" puro, leggere Graham e Buffett fin dall’inizio è stato determinante. Ho trovato il mio equilibrio in una via di mezzo tra concentrazione e diversificazione. Prediligo aziende con vantaggi competitivi, in settori che mi interessano, che hanno un presente solido e che credo avranno un ruolo determinante nel futuro.

Non ho mai usato la leva o fatto short. Limito il numero di asset per seguire meglio ogni posizione ed utilizzo anche l’analisi tecnica per valutare i punti di ingresso e uscita (RSI e medie mobili).Quindi sì, ho modificato la strategia nel tempo: meno titoli, più qualità, meno transazioni.

Michele:Ho scelto di investire in ETF semplicemente perché sono un amante dell’investimento passivo.

Non ho il tempo – né la voglia – di mettermi a cercare la nuova Apple, Microsoft, Tesla o chi per loro. Ritengo gli ETF strumenti semplici, ben diversificati e perfetti per le mie esigenze.Con il mio portafoglio voglio dimostrare che investire è davvero accessibile a tutti. Anche se non ho un background accademico in finanza, posso comunque permettermi di investire e ottenere buoni rendimenti… senza lo stress di andare a caccia della prossima “gallina dalle uova d’oro”.


8) Su una cosa invece siete molto simili: avete entrambi una bassa esposizione in criptovalute! È una scelta strategica o frutto di disinteresse? Come valuti questo mercato oggi?

ISimone: in realtà possiedo criptovalute su un altro conto, quindi la mia esposizione su eToro è limitata anche per motivi di gestione del rischio. Tuttavia, col tempo la mia esposizione cripto si è sempre più ridotta.

Credo che le criptovalute abbiano potenziale, ma anche molti rischi. Per questo adotto un approccio

prudente e distaccato. Penso che la blockchain sia una tecnologia interessante, ma le criptovalute ne rappresentano solo una parte. Il mercato è ancora troppo esposto a mode, manipolazioni e hype, per questo lo trovo meno interessante rispetto ad altri asset. Le inserisco in una strategia più ampia, ma non sono il cuore del portafoglio.

E poi, diciamolo… chi riesce davvero a capire fino in fondo come funziona un progetto cripto?


Michele: Per quanto riguarda le criptovalute, in passato ho speculato un po’. Mi sono lasciato condizionare da voci che, in quel momento, ritenevo affidabili… e, tutto sommato, mi è andata bene.

Oggi detengo solo una piccolissima parte del mio portafoglio in crypto, più che altro per una questione di diversificazione e un po’ per spirito ironico: “Che fai, non le tieni le criptovalute?!”.Ammetto di sapere ancora poco su questo mondo, e forse quando mi deciderò a studiarlo seriamente… sarà già troppo tardi.

Le criptovalute restano un asset particolare: non distribuiscono dividendi né cedole, proprio come l’oro. L’oro, infatti, è presente nel mio portafoglio con una percentuale significativa, e loconsidero uno di quegli asset da acquistare e poi… dimenticare di avere.

Forse un giorno potremo dire lo stesso del Bitcoin.Chi può dirlo?!


E ora la domanda finale… Ti sei divertito in questa intervista? C’è qualcosa che avresti voluto dire?

Simone: Sì, molto! Mi è servita anche personalmente per mettere meglio a fuoco alcune idee su quello che sto facendo. È bello rispondere a domande che permettono di raccontare non solo la strategia, ma anche la persona. Forse aggiungerei solo questo: investire è anche un viaggio interiore. Non è solo una questione di soldi, ma di libertà e crescita personale.

Grazie Gioele per questa intervista e per avermi incluso in questo progetto.


Michele: Sì, mi sono davvero divertito a partecipare a questa intervista. 

Grazie per le domande: mi hanno permesso di fare il punto della situazione anche per me stesso e di riflettere sull’approccio che ho oggi, dopo ormai alcuni anni di esperienza nel mondo degli investimenti.



A volte è bene tenere ben presente la propria direzione 



Ragazzi, direi che i nostri ragazzi sono stati fantastici,  e si sono aperti in modo importante con noi.

Meriterebbero un applauso!!!


Sono molto contento di questo secondo episodio, e sono convinto che ne faremo ancora.

Vi ringrazio per la lettura e per la vostra visita: se voleste essere i prossimi, potreste valutare di contattarmi nell'indirizzo email presente nella sezione del Blog.


Buon proseguimento!


Gioele 

martedì 8 aprile 2025

Intervista ai Popular Investor episodio 1

Ciao a tutti,
E benvenuti in questo primo episodio di questo nuovo format dove intervisteremo i nostri utenti di eToro!


Per il primo episodio abbiamo qui con noi David Bonachea e Alessio Bini,  noti con gli User di Bonacasino e Avenza Capital.

Due Trader molto diversi...
Ne vedremo delle belle!


Doverosa premessa: voglio ringraziarvi per aver accettato l'invito a realizzare questo post.
Senza di voi sarebbe stato semplicemente impossibile

Partiamo con una serie di domande a cui i nostri colleghi si sono sottoposti, e di seguito verranno riportate le loro risposte. 


1) ROMPIAMO IL GHIACCIO! RACCONTATECI UN Pò CHI SIETE, COSA FATE NELLA VITA E QUALI SONO LE VOSTRE PASSIONI.


Alessio: Mi chiamo Alessio, ho 42 anni e nella vita di tutti i giorni lavoro come commesso in un piccolo negozio non lontano dal centro città.
Adoro gli animali, sono vegetariano e da sempre ho una grande passione per la cultura slava, in particolare russa. Adoro la letteratura russa dell’800, in particolare Turgenev.


David: Mi chiamo David Bonachea, sono certificato come gestore patrimoniale e di investimenti internazionale. Mi distinguo per la mia gestione multi-asset, poiché opero sia con reddito variabile che con reddito fisso, materie prime e liquidità.


2) COSA TI HA PORTATO AD APPASSIONARTI DI FINANZA? E SUCCESSIVAMENTE SU ETORO?


Alessio: Provengo da una famiglia contadina e sono stato educato con l’idea di dover sempre risparmiare per fronteggiare le incertezze del futuro, non tutti gli anni i raccolti sono generosi ed abbondanti! Una volta entrato nel mondo del lavoro però ho voluto trovare un modo per permettere ai miei risparmi di crescere nel tempo anche quando dormivo. Le soluzioni che inizialmente mi proponevano in Posta erano deludenti in termini di profitto (parlo dei buoni fruttiferi). Allora ho cominciato a documentarmi, informarmi e alla fine sono approdato, nel 2018, ad Etoro.


David: Ero un giocatore di poker professionista e, dopo la regolamentazione fiscale di questo sport (molti anni fa), alcuni dei miei amici professionisti si sono trasferiti in questo mondo degli affari. Ho deciso di seguirli, anche se con cautela, allenandomi per quattro anni prima di entrare





3) SII SINCERO...HAI ALTRI BROKER OLTRE A ETORO?

Alessio: In passato avevo provato Plus500 ma l’ho trovato un po’ macchinoso. Per non parlare poi del fatto che le operazioni sono obbligatoriamente in leva.
Parte dei miei risparmi li faccio gestire a Poste italiane attraverso dei pac che mi danno rendimenti in linea con il benchmark (SPX500). Di questi loro prodotti sono soddisfatto.


David: Non direi, se non ler un utilizzo molto sporadico, il 99,99% dei miei investimenti sono all'interno di eToro




4) QUALI SONO LE PIù GRANDI LEZIONI CHE HAI IMPARATO IN QUESTO PERCORSO, SIA A LIVELLO FINANZIARIO CHE PERSONALE?


Alessio: A livello finanziario ho imparato il potere dell’interesse composto. Potere che non può dipanarsi se non si ha disciplina, prudenza e polso fermo. Non si tratta di avere una strategia monolitica ed immutabile fin dal primissimo giorno. Non si può neppure diventare però una banderuola al vento pronta a correre dietro a qualunque strillone.
A livello personale ho compreso che bisogna imparare ad avere il coraggio di provarci senza però trasformare ogni cosa in una questione personale. Intestardirsi non serve a nulla, a volte bisogna avere il coraggio di lasciar andare la presa.


David: Ascoltare le persone anziane, più saggie, ascolta le persone noiose e sii di mentalità aperta.

Bisigna essere consapevoli  di chi siamo realmente, nel nostro inconscio, e che nel mercato non siamo niente e nessuno. Questo può essere estrapolato alla vita di tutti i giorni.


5) QUALE è STATA LA TUA PEGGIORE DECISIONE DI INVESTIMENTO, E COSA HAI IMPARATO DA ESSA?

Alessio: Un buon esempio in cui ho dovuto (anzi, voluto) lasciare la presa è stata con Xrp. I primi due anni del mio percorso di investimento sono stati tempestosi e alla fine mi avvicinai a questa “cripto-cosa” (sarò polemico ma credo che il termine valuta venga utilizzato con troppa leggerezza). Per farla breve il denaro, mese dopo mese, non cresceva e mi accorsi che il progetto più interessante di Ripple (interessante per le banche soprattutto) era Xcurrent, un prodotto che non ha bisogno dei token per funzionare. Inutile dire che ho scaricato Xrp appena nel 2019 le cose hanno iniziato ad andare bene. Fortunatamente ne uscii indenne (avevo perso tempo è vero ma avevo imparato la lezione). A quel punto iniziai un lento percorso di costruzione del mio portafoglio. Ci sono voluti anni ma alla fine ho creato un portafoglio che mi piace, un portafoglio di investimenti per il lungo periodo (lo considero una sorta di fondo pensione) basato soprattutto su titoli tecnologici, settorialmente e geograficamente comunque diversificato, e tre ETF in leva. Attualmente questo portafoglio è privato (ripeto è un fondo pensione in miniatura dove faccio acquisti a cadenza trimestrale con l’obiettivo di ottenere un guadagno annuale medio intorno al 15%) mentre, dal 2023, ho aperto un secondo account (è possibile farlo a patto di avere una strategia diversa rispetto al primo), vale a dire AvenzaCapital.
AvenzaCapital è un portafoglio che definirei sperimentale, sicuramente un portafoglio in cui faccio trading (ovvero operazioni tendenzialmente a breve termine e a fini speculativi), principalmente lavorando con ETF in leva, ed in cui mi pongo il duplice obiettivo di tenere il portafoglio annualmente in profitto e di riuscire, mese per mese, a incassare denaro fresco da operazioni chiuse in verde. L’analisi tecnica è la mia bussola principale.
Su AvenzaCapital ho ovviamente fatto tesoro delle lezioni imparate con il primo account e questo mi ha permesso di evitare tutta una serie di trappole. Chiaramente non mi considero ancora soddisfatto delle prestazioni ma confido di affinare il metodo in tempi brevi. Vorrei arrivare ad una situazione in cui con una manciata di ETF in leva sfrutto quelle 3-5 grandi opportunità che normalmente un anno può offrire.


David: Direi l'eccesso di Fiducia;Per fortuna mi è andata bene, ma poteva finire molto male. Il fatto di non diversificare e concentrarsi su un asset o una tendenza e pensare che nulla possa andare storto, e che se crolla dovrei semplicemente comprarne di più. 

Oggi capisco che non è così e che è fondamentale un corretto utilizzo della diversificazione


6) REPUTI MIGLIORABILE IL SISTEMA DEI POPULAR INVESTOR? SE SI, HAI QUALCHE IDEA COSTRUTTIVA?


Alessio: Onestamente il programma mi sembra ben strutturato, tuttavia credo che sia il livello cadet che quello champion meritino un sostegno economico in più in modo da incentivare, anche con poco si intende, coloro che hanno voglia di mettersi in gioco


David: C'è sempre spazio per miglioramenti. Il sistema attualmente è progettato per vedere solo i profili più rischiosi e, beh, direi che ci stanno lavorando


6) PER ALESSIO: COSA NE PENSI DEL PORTAFOGLIO DI DAVID? CONSIGLIERESTI DI COPIARLO AI TUOI AMICI? (LA SECONDA è FACOLTATIVA!)


Alessio: Il portafoglio di David è solido e ben costruito. David mi sembra una persona seria e capace che ha saputo tenere la rotta anche durante periodi complicati. Credo che sia un Popular Investor da raccomandare per la copia in modo da dare solidità e continuità al portafoglio.


7) PER DAVID: E TU COSA PENSI DEL PORTAFOGLIO DI ALESSIO? LO COPIERESTI SE NON FOSSI AUTONOMO?


David: Abbiamo un approccio simile poiché condividiamo la prima posizione, anche se nel suo caso con leva finanziaria. Se non fossi così coinvolto e fossimo agli inizi, opterei sicuramente per copiare Alessio. Perché otterresti le sue stesse prestazioni e senza dover spendere tempo, potendo utilizzare quel tempo per ottenere più capitale da investire, il che farebbe una grande differenza.


8) ESPRIMETE UN ASPETTO CHE AMMIRATE DELL'ALTRO, SENZA SMANIE GRAZIE !!


Alessio: David ha un drawdown giornaliero medio inferiore ad 1,5%, è un risultato invidiabile per un portafoglio che comunque mantiene una certa dinamicità.


David: Mi piace la sua biografia. Investe a modo suo e se vuoi copiarlo, lo copi. Non invia messaggi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dicendo che è il migliore e che dovrebbero copiarlo.

(Cosa che peraltro tollero poco anche io....scusate l'intromissione!)





9) PENSATE DI ESSERE STATI COMPRESI DALLA COMMUNITY,IN GENERALE?


Alessio: Non del tutto ma onestamente è una cosa che capisco. Servono risultati tangibili frutto della strategia che uno si è proposto di implementare. Riconosco di non essere ancora arrivato a quel punto con AvenzaCapital.


David: Direi di sì, che gli investitori più orientati al lungo termine e meno speculativi comprendono la mia posizione e la accettano. Il problema per me è che ci sono molti più speculatori (nuovi profili con poco capitale che cercano di guadagnare molto) che investitori (che sanno gestire il rischio e investire con buon senso)


10) GLI HATERS..QUESTI FURBETTI! VI SIETE MAI SCONTRATI CON QUALCUNO DI LORO? VUOI RACCONTARCI COME è FINITA? (SPERO NON A BOTTE!)


Alessio: Onestamente evito le discussioni, soprattutto perché vedo che su Etoro, come su altri social network e persino nella vita reale, ci sono persone pronte ad infiammarsi per delle sciocchezze. La cosa bella della finanza è che quello che conta sono i risultati concreti, le chiacchiere non servono a nulla. Vale la regola del verba volant, pecunia manent!!

David: Non ne ho incontrato nessuno, normalmente sono profili privati ​​che si nascondono sotto l'anonimato. Per fortuna li ho a malapena


E ORA LA DOMANDA FINALE... VI SIETE DIVERTITI IN QUESTA INTERVISTA?


Alessio: Molto! E’ davvero bello vedere qualcuno che si interessi al mio portafoglio, alle mie esperienze e che voglia dare un contributo positivo e costruttivo alla community. Sono iniziative che Etoro dovrebbe sostenere


David: Grazie per l'intervista, è stato divertente e spero che i lettori si siano divertiti. Saluti e ricorda: "La pazienza è l'arte di nascondere la tua impazienza



Ragazzi, siamo giunti al termine dell'intervista.
Posso dirvi che ho una ottima opinione sia di David che di Alessio, perché durante il mio percorso si sono rivelate delle persone molto aperte al dialogo e al confronto, anche quando non avevamo le stesse idee, e da cui ho imparato molto.

Spero che questo tipo di contenuto sia stato di vostro gradimento,  perché è davvero un impegno quello di creare qualcosa di originale, e imbastire in modo adeguato il tutto, ma onestamente trovo tutto questo magnifico.
Poterci conoscere in modo molto più personale di quanto mostrato all'interno della community è davvero bello e arricchente.
Spero di potervi portare molti altri utenti in futuro 😀

Vi auguro un Buon Proseguimento

Grazie della visita!
Gioele


lunedì 10 marzo 2025

Diversificazione...fatta bene!

 DIVERSIFICAZIONE

Ciao a tutti, cosa vi viene in mente quando si parla di diversificazione?

Qualcuno vi dirà che è quella pratica messa in atto per non concentrare tutto il nostro capitale all'interno di un unico bene, al fine di evitare un tracollo qualora le cose non andassero come previsto.
Non ha ben chiaro in che modo vada attuata ma la percepiscono come un qualcosa di utile per raggiungere lo scopo
Giusto no? 

Qualcun'altro vi dirà che ne ha sentito parlare, perchè si è informato su molti libri, su molti autori e dai contenuti didattici presenti su youtube: una forma di protezione indispensabile per proteggerci da danni irrimediabili. 
Bene!

Poi esistono i bastian contrario,  coloro che hanno un'opinione totalmente atipica e vi diranno che la diversificazione, come diceva "un certo Bufett" è soltanto una protezione contro l'ignoranza, perchè se uno sa realmente quello che sta facendo, diversificando stai solamente diluendo in varie atività il tuo rendimento e quindi stai di fatto "perdendo soldi" diversificando.

Insomma, come ogni Macro Argomento che si rispetti, partendo dalla forma del globo terrestre e dalla creazione dell'uovo prima ( o dopo...boh!) della Gallina, anche questo è un tema che divide e dove tutti potremmo avere potenzialmente ragione.





Ora però, addentriamoci dritti al punto e capiamo esattamente di cosa stiamo parlando.
Secondo Wikipedia, la diversificazione  "consiste in una riduzione della rischiosità del suo rendimento, legata alla presenza di più attività finanziarie, i cui rendimenti non sono perfettamente correlati, all'interno del portafoglio stesso".

Quindi, all'atto pratico, consiste nell'aggiungere o nel dividere  le varie classi di investimento non legate tra loro, allo scopo di ridurne il rischio complessivo.



Ma siamo così sicuri che questo concetto, così tanto spiegato e dibattuto, venga messo in pratica nel modo corretto? Perchè un conto è il fatto di sapere in linea teorica una cosa, l'altro è il mettere in pratica la nozione acquisita come si deve.




CHI SONO E COME SI COMPORTANO LE VARIE ASSET CLASS?

Azioni: Il vero motore di crescita di un portafoglio: tendono a salire nei periodi di crescita economica e scendere in quelli di recessione.

Il loro apporto è fondamentale per una crescita del proprio capitale, poichè sono la classe di attività con il maggiore rendimento atteso.

In ogni scenario di lungo periodo, con qualsiasi semplice backtest potremmo vedere come le azioni hanno sovraperformato qualsiasi altro asset; tuttavia comportano una dose di volatilità (un classico indice MSCI WORLD può perdere anche il 5% in una singola sessione, non è così raro) che spesso viene "limata" attraverso l'impiego delle obbligazioni 

Obbligazioni governative (bond): In questo articolo menzionerò solo i Bond Governativi, potremo dedicare altri post sulle varie tipologie di obbligazioni.

Questa Asset Class è molto considerata poichè  spesso si muove in direzione opposta alle azioni.

Infatti, nei periodi di forte recessione, o di forte incertezza  i Bond Governativi hanno rappresentato un'ancora di salvezza poichè gli investitori tendono a privilegiare gli investimenti ritenuti più stabili e sicuri rispetto alle azioni.

Tuttavia, gli scenari di forte inflazione e con un rialzo repentino dei tassi di interesse ( come abbiamo visto nel 2022), ha messo a dura prova i portafogli con la classica struttura 60/40 poichè insieme ad un calo dell'azionario abbiamo assistito ad un parallelo crollo dei prezzi dei bond governativi, soprattutto quelli a scadenza più lunga,  maggiormente sensibili alle dinamiche dei tassi. 


Notate l'andamento differende nel tempo e come nel 2022 i Bond non sono stati di aiuto nel mitigare la volatilità .


Questo scenario, che non si vedeva da diversi anni sui mercati, ha fatto riapprezzare la prossima Asset Class che ha saputo districarsi in scenari di alta inflazione, dopo un decennio dormiente;


Materie prime (oro, petrolio, rame, ecc.): Abbiamo un sacco di materie prime scambiabili sui mercati; Quello che ci serve sapere oggi, è che ogni commodities ha un andamento proprio, che tiene conto della domanda e dell'offerta, oltre alle previsioni future sul loro prezzo che vengono regolarmente riviste e a fattori di natura geopolitica.



Dopo un decennio "dormiente" (2009/2020), le materie prime sono tornate ad apprezzarsi in seguito allo shock causato dal Covid 2019 che ha minacciato gli approvvigionamenti e la successiva ondata inflattiva dovuta alle successive politiche monetarie 


Sappiamo bene che hanno una certa correlazione con il ciclo economico e spesso il loro andamento è  correlato con le azioni, ma in scenari di sorprese inflattive hanno nuovamente dimostrato che detenerne in percentuali mirate, data la loro alta volatilità, può aiutarci a limitare le perdite e la volatilità dove non bastano le obbligazioni senza compromettere i rendimenti finali.





L'oro, a differenza di tutte le materie prime, merita un discorso ed un grafico a parte.
Si è sempre contraddistinto come bene rifugio durante le turbolenze e questo paragone con l'indice Americano ne è una evidente conferma.



Criptovalute: Asset digitali, in reatà le più giovani della classe.
Il loro principale esponente è Bitcoin, un asset decentralizzato con una quantità di erogazione limitata a 21 Milioni di Token, e ad oggi la prima criptovaluta per capitalizzazione ed importanza.

Sono ancora molto dibattute, poichè per alcuni investitori rappresentano il futuro mentre per altri non sono altri che un mero asset speculativo.

Ci sono molti altri progetti, cito per importanza Ethereum, Solana, Cardano e Ripple.

Ad oggi, nonostante tutto, l'intero ecosistema cripto è fortemente influenzato dal sentiment di mercato, che passa da stati di estrema euforia a momenti di estremo panico; essendo ancora asset relativamente piccoli e considerati (a ragione) molto rischiosi dal mercato, il loro valore può tranquillamene oscillare del 10/15% in un giorno di contrattazione: attenzione direi!!


IL MITO DELLA DIVERSIFICAZIONE CHE NON DIVERSIFICA

Prendiamo un esempio pratico: i portafogli più comuni su eToro

Molti investitori pensano di essere ben diversificati solo perché detengono asset con nomi diversi. Un portafoglio tipico potrebbe includere:

  1. - ETF su S&P 500
  2. - ETF su Nasdaq 100
  3. - Bitcoin
  4. - Un mix di criptovalute

A prima vista, sembra una buona diversificazione. 
Tuttavia è l'esempio perfetto di come una apparente diversificazione sia in realtà colma di strumenti rindondanti tra loro!
Infatti, se analizziamo bene:

1. S&P 500 e Nasdaq 100 hanno molte sovrapposizioni: il peso delle prime partecipazioni in realtà non è così differente, di conseguenza ad oggi così non stiamo diversificando un bel nulla!

Guardando le prime dieci partecipazioni dall'etf di Ishares che replicano lo Standard and Poor's, corrispondente al ticker CSSPX ,troviamo questi grandi attori:


Prime 10 partecipazioni

Peso delle prime 10 partecipazioni
su 503
37,61%
Apple
7,61%
NVIDIA Corp.
6,74%
Microsoft Corp.
6,31%
Amazon.com, Inc.
4,14%
Meta Platforms
2,57%
Tesla
2,33%
Alphabet, Inc. A
2,23%
Broadcom
2,20%
Alphabet, Inc. C
1,83%
Berkshire Hathaway, Inc.
1,65%



Mentre se ci focalizzato su un etf, per coerenza sempre di ishares, che replica il Nasdaq, ticker CNDXL,   troveremo queste partecipazioni:




Prime 10 partecipazioni

Peso delle prime 10 partecipazioni
su 101
52,43%
Apple
9,76%
NVIDIA Corp.
8,62%
Microsoft Corp.
8,09%
Amazon.com, Inc.
5,96%
Broadcom
4,66%
Tesla
3,88%
Meta Platforms
3,30%
Alphabet, Inc. A
2,86%
Alphabet, Inc. C
2,73%
Costco Wholesale
2,57%

Fonte: Just Etf.


È evidente come le principali partecipazioni siano quasi identiche, portando i due indici a muoversi in modo molto simile nei vari scenari.


Ok ma io ho anche le cripto!



Bè, brutta notizia: Bitcoin e le criptovalute sono spesso correlate al tech, e quando il tech sale tendono a salire in modo maggiore, così come quando il Nasdaq scende, il comparto crolla vertiginosamente;
Durante i crolli del 2022 hanno dimostrato di non essere ancora considerate come un bene rifugio, se mai lo saranno realmente, vista La loro natura altamente speculativa.






inoltre le altcoin seguono Bitcoin più di quanto si pensi: Viene detto che quando Bitcoin tossisce  le Altcoin prendono il raffreddore, e vi assicuro che è proprio così.
Sicuramente acquistando un mix di Token stiamo prendendo un minore rischio specifico, ma diversficare è tutt'altra cosa.


CONCLUSIONE: STAI DAVVERO DIVERSIFICANDO?

Alla fine, diversificare non significa solo aggiungere strumenti con nomi diversi. Se hai Nasdaq, S&P 500 e Bitcoin, non stai riducendo il rischio, stai solo creando dei doppioni.

La vera diversificazione è costruire un portafoglio in cui gli asset abbiano rendimenti non perfettamente correlati.

Vi mostro alcuni esempi dei più classici Lazy Portfolio che possiamo tranquillamente replicare in modo passivo.
Come vediamo, ogni classe di attività è presente in una quantità precisa e considerata per garantire il suo apporto nel modo corretto.
Ovviamente non voglio dire che vadano seguiti alla lettera, perchè ognuno di noi ha obbiettivi diversi.
Tuttavia, il principio su cui si basano risiede nel detenere varie classi  decorrelate tra loro per potersi adattare al meglio in vari scenari economici.
Questi rappresentano un ottimo esempio di diversificazione reale



Ecco il Golden Butterfly portfolio




Oppure il famosissimo All Weather 




Ed ecco il Permanent Portfolio. 




Voglio terminare con un aspetto molto importante: La Diversificazione non permette di incrementare i guadagni.
Semplicemente,  non è questo il suo vero scopo, come molti erroneamente sostengono.

Di fatto, il suo vero scopo risiede nel mitigare la volatilità, ed evitare perdite definitive limitando al minimo i rischi specifici permettendoci di raggiungere al meglio i nostri obbiettivi.

Vi ringrazio per la lettura, e come sempre vi auguro un Buon Proseguimento.

Gioele






Biografia

Intervista ai Popular Investor episodio 2

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