Ciao a tutti,
Eccoci finalmente pronti per il mio ultimo episodio di questa serie, dove voglio raccontarvi il mio percorso a tutto tondo e ovviamente, senza filtri!
Buona lettura 😀
I PRIMI PASSI
Dopo la batosta ricevuta in seguito alla frettolosa copia di cui ti ho raccontato nel precedente articolo, decisi di iniziare davvero a imbastire il mio portafoglio in modo totalmente autonomo, e tramite delle ricerche su Google, indivuduai rapidamente negli ETF (ovvero dei Panieri di Azioni) lo strumento ideale per i miei progetti: efficienti, adeguatamente diversificati e con buone prospettive di crescita.
Tuttavia, decisi di approcciarmi in un modo che credevo fosse unico, salvo rendermi conto che in realtà stavo commettendo uno dei classici errori di impostazione.
Preso dalla buona volontà e da una dose di "sana incoscienza" decisi di acquistare via via molti ETF specifici su singole nazioni.
Trovavo così eccitante possedere indici di Nazioni importanti come il Giappone, il Canada, e ovviamente le immancabili India e Cina...vuoi mica saltare i mercati emergenti!!!
Affiancato a questi ETF estremamente specifici affiancai alcune singole azioni che passai ore ed ore a selezionare con le rudimentali idee che avevo sulla scelta di un titolo.
Ero lanciatissimo, perché le mie azioni (che ovviamente erano tra le più popolari, come Pepsico, Amd e Parker Hannifin) stavano andando alla grande, gli indici di Giappone e India andavano forte e AMD stava raggiungendo il suo record storico.
Pensavo di avere composto il portafoglio perfetto!
Tuttavia, presto mi resi conto dei limiti di una gestione complessa e che supera le nostre capacità organizzative.
La azioni avevano trimestrali brillanti, ma perdevano valore sui mercati, ed io non riuscivo a capirne realmente io motivo.
Arrivava il giorno del deposito e non sapevo esattamente cosa comprare e in che quantità.
E sopratutto, il vero nemico di ogni investitore attivo, non sapevo realmente quando era il momento di comprare e di vendere un titolo azionario.
Ben presto, capii che dovevo studiare seriamente, senza perdermi inutilmente dietro ad ogni news di mercato ed informazioni prese a spizzichi e bocconi, ma attraverso dei testi seri e strutturati,e mi feci aiutare da persone molto valide, come il buon Gianni Russo, un ottimo consulente autonomo che non smetterò mai di ringraziare, e a cui vi consiglio di andare a trovare sul suo canale di youtube "Investire Per Vivere".
Compresi subito che era necessario semplificare il portafoglio anziché complicarlo con molto strumenti di difficile gestione, visto il capitale modesto e le conoscenze ancora da affinare.
Capii realmente che investire comporta una inevitabile esposizione al rischio,e che spesso non ne siamo realmente consapevoli riguardo ai prodotti su cui ci stiamo esponendo.
Per farvi un esempio guardate solo l'indice Nikkei, il più rappresentativo della Borsa Giapponese:
AL LAVORO!
Dopo avere letto e compreso i benefici di una strategia Passiva e Multi-Asset, ho deciso di mantenere questo tipo di allocazione e di promuoverne i benefici che si possono ottenere, in ogni contesto economico.
Così ho accorpato tutte le singole azioni all'interno dell'MSCI World, un Etf che contiene all'interno più di 1400 aziende per circa il 40% del portafoglio.
Affiancai una massiccia porzione (35%) ai Bond Usa di Media e Lunga scadenza
Ed ovviamente non poteva mancare l'oro, la migliore materia prima per diversificare il proprio portafoglio, e piu recentemente affiancandone una piccola porzione di Rame (15% Oro e 5% Rame).
in questo modo il mio portafoglio mantiene stabilmente una allocazione simile a questk diagramma, quì raffigurato.
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Avere in portafoglio degli ETF che comprendano varie classi di investimento, ci rende protetti in ogni situazione. |
Spero che questa serie ti sia piaciuta,
E che possa esserti stata di aiuto per evitare di commettere i miei errori.
Possa il tuo percorso (di vita e di investimento) essere più sereno e semplice possibile
Un saluto
Gioele